GUAI A CHI MOLLA...LO STUDIO

Durante le ore di fisica abbiamo studiato il comportamento fisico delle molle. Inizialmente abbiamo effettuato delle misurazioni: la massa, l'allungamento e il numero di oscillazioni in 30 secondi. Sulla base di queste osservazioni nelle successive lezioni abbiamo elaborato e costruito i nostri grafici. Prima su carta millimetrata e poi mediante l'uso dei software Excel o Geogebra. Il passo successivo è stato quello di trarre delle conclusioni dai nostri lavori, non solo prettamente sulle molle, ma anche sui diversi tipi di grafici e sugli elementi che li compongono:

  • dei punti su un piano cartesiano sono allineati su una retta quando i rapporti tra le variazioni delle X e delle Y du un punto sono uguali: $\frac{{\Delta x}_1}{{\Delta y}_1}$=$\frac{{\Delta x}_2}{{\Delta y}_2}$=…..=$\frac{{\Delta x}_n}{{\Delta y}_n}$
  • una retta è proporzionale quando il rapporto tra le X e le Y sono costanti, essa passerà sempre per l'origine
  • i grafici sono di diverso tipo, quello che si usa in fisica è quello a dispersione perchè mette in relazione i valori delle ascisse e delle ordinate
  • quando a una molla non viene appeso alcun peso quel punto si chiama punto di equilibrio della molla in quanto, in un grafico a dispersione tra la massa e l'allungamento, il valore delle X e delle Y sarebbe 0
  • nel grafico forza-allungamento il rapporto tra ΔX e ΔY è constante ed è chiamato costante elastica della molla
  • il rapporto tra i cateti del triangolo formato dalle coordinate di due punti consecutivi, avente il segmento (con estremi due punti consecutivi appartenenti al piano cartesiano) come ipotenusa, è chiamato coefficiente angolare. allego sotto le immagini dei grafici che ho creato mediante Excel.

GRAFICI

I dati sono stati raccolti in laboratorio mediante misurazioni fatte da noi studenti. Assieme al prof ho deciso di provare a fare alcuni grafici utilizzando gli stessi dati, ma con uno dei due dati elevato al quadrato. Questo per osservare cosa sarebbe accaduto.

Questo grafico mette in rapporto la massa appesa alla molla e il suo allungamento.

Quest'altro invece mette in relazione la massa appesa alla molla e le oscillazioni compiute in 30''.

Questo mette in relazione la massa appesa e la frequenza espressa con la formula $\frac{n.oscillazioni}{tempo}$.

Questo è uguale al precedenze, ma la differenza è che i valori delle frequenze sono elevati al quadrato.

Questo indicala relazione tra massa e periodo, espresso dalla formula $\frac{tempo}{n.oscillazioni}$.

Quest'ultimo differenzia dal precedente dal fatto che i dati del periodo sono elevati al quadrato.

molle_ma_dure.txt · Ultima modifica: 2016/04/29 21:41 da lsclisizzo
 
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