Abbiamo effettuato varie misurazioni con il nostro sismografo, ottenendo così due sismogrammi per ogni evento. I dati ottenuti sono stati raccolti in due file distinti, uno per ogni accelerometro, in particolare sono riportati in ordine cronologico i valori relativi a ciascun asse nella forma “X Y Z”. Tuttavia i due segali sono sfasati a causa del ritardo del suono, infatti i due accelerometri si trovano distanti qualche metro l’uno dall’altro. Così discutendone con un esperto del Centro di Ricerche Sismologiche di Udine, abbiamo imparato il seguente metodo che ci permette di calcolare nel modo più preciso possibile il ritardo dei segnali.
Per prima cosa assegniamo a ciascuna terzina di valori un numero da 1 a n, dove l’ultima terzina sarà l’n-esima. Abbiamo così nel primo file i valori x_1 - y_1 - z_1 , x_2 - y_2 - z_2 , … x_n - y_n - z_n e nel secondo x'_1 - y'_1 - z'_1 , x'_2 - y'_2 - z'_2 , … x'_n - y'_n - z'_n . Ora dobbiamo moltiplicare membro a membro tutte le terzine che hanno lo stesso numero, x_1 con x'_1 , y_1 con y'_1 e così via. Otteniamo così un terzo file di risultati.
Ora dobbiamo ripetere quest’ operazione spostando una delle due serie di risultati di una posizione in avanti (rispetto all’ordine temporale), perciò dovremo moltiplicare x_1 con x'_2 , y_1 con y'_2 , z_1 con z'_2, poi x_2 con x'_3 , y_2 con y'_3 e così via.
Si devono ripetere questi passaggi fino a quando avremo moltiplicato z_1 con z'_n .