Cosa Osservo | Come interpreto | Cosa propongo per allargare l'indagine |
Si rilevano dei valori di punta | Le rilevazioni corrispondono ad un forte rumore secco e forte | Utilizzare un diapason per creare un segnale continuo: essi infatti danno origine ad un segnali costante e uguale sempre alla stessa frequenza |
Si notano valori altalenanti, o meglio casuali | Ciò che si sente quindi è un rumore di fondo, che si nota in tutto il grafico: esso è diverso dal segnale dal momento che è qualcosa di particolare e caratterizzate da picchi e depressioni facilmente notabili. | Sommando i valori ottenuti da entrambi gli accelerometri è possibile ottenere un nuovo grafico in cui si notano maggiormente i valori del segnale, mentre viene ridotto il rumore di fondo (che è proprio quello che non ci interessa: esso non appartiene al fenomeno che stiamo studiando) |
La distanza tra i due segnali | I segnali sono sfasati dal momento che lo stesso segnale è percepito dai due accelerometri in due momenti diversi | Per confrontare i due segnali è opportuno quindi porli allo stesso livello: sottraendo ad ogni valore di un dato segnale la media di tutti i valori del medesimo segnale: Es. Se i dati sono 1,2,3,4,5 il nuovo grafico conterrà: 1-media(dati), 2 - media(dati), e così via… |
Se dobbiamo effettuare la convoluzione… | Si nota che i dati sono positivi e negativi (se nel primo segnale il valore è positivo, nel secondo è negativo, riflessione? Errore di calibrazione degli assi?) | Per effettuare la convoluzione è opportuno quindi moltiplicare i segnali per -1 facendo diventare i valori negativi, positivi. |
Si osserva che i dati positivi e negativi alternativamente (vedi analisi precedente) | Probabilmente quest'errore è dovuto al fatto che abbiamo orientato gli assi di riferimento del primo accelerometro in versi opposti rispetto a quelli dell'altro | Disporli nel modo corretto |