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La condivisione dello schermo

Molte volte gli insegnanti (ma non solo) hanno bisogno di mostrare agli studenti quello che stanno facendo sulla propria macchina o di esercitare delle attività di controllo parentale.

Nella nostra aula, questo si può fare tanto con l'uso di un proiettore, quanto con programmi specifici che permettono di trasmettere una sessione grafica attraverso un protocollo di rete, per utilizzarla o visualizzarla da remoto in una finestra, con un browser, o addirittura per registrarla.
In Linux, questo avviene in modo molto più naturale che negli altri sistemi operativi, perché il servizio grafico è stato progettato nativamente come protocollo di rete fin dal 1986.

I programmi principali che si possono usare sono:

vncserver

Il primo programma attiva un server grafico che può essere utilizzato da remoto sia in modo attivo che in modo passivo.
Si utilizza semplicemente digitando da terminale il comando vncserver e si spegne con il comando vncserver -kill :1.
È importante ricordarsi di spegnere il server alla fine dell'utilizzo, per non appesantire inutilmente la macchina. Bisogna fare attenzione, inoltre che richiamando ripetutamente il comando vncserver si attiva una nuova sessione grafica indipendente parallela. Per questa ragione, prima di inserire il comando in una icona del desktop o della barra delle applicazioni, è bene osservare questo esempio dedicato.

Il programma vncserver crea un flusso che può essere utilizzato con il browser1) all'indirizzo: http://netlive-1xy:5801. Dove 1xy è il numero della macchina locale che ha lanciato il servizio2).
Il browser chiede una password. Nella nostra aula, la password non serve per motivi di privacy ma per distinguere l'uso attivo dall'uso passivo del servizio. In particolare, la password passiva (quella che gli studenti utilizzano per visualizzare la sessione gestita dal docente) è 123456.
Chiunque lo desideri, naturalmente, può cambiare queste password semplicemente cancellando il file dove sono definite e rilanciando il servizio. Il comando necessario è:

rm -f ~/.vnc/passwd

Italc

Si tratta di un vero e proprio programma di controllo parentale, documentato molto bene a questo indirizzo.

Il servizio si compone di due programmi, un programma cliente, chiamato ica e un programma server, chiamato italc.
Il secondo può essere utilizzato solamente dagli insegnanti. È bene, per evitare complicazioni, che nell'aula non siano mai attivi due programmi italc contemporanemente.

Per quanto la cosa sembri strana, il programma server non può essere lanciato3) se prima l'utente non ha attivato in locale il proprio programma cliente. Da terminale, si lanci il programma ica.
Se si desidera lanciare ica evitando il fastidioso output verso terminale, si può copiare il comando sotto, utilissimo per creare un'icona:

nohup ica>/dev/null 2>&1 &

Dopo aver lanciato ica, gli studenti non devono più fare assolutamente nulla, perchè utilzzano il programma in un modo del tutto passivo.
Invece, l'insegnante deve lanciare4), il programm italc. L'utilizzo è abbastanza intuitivo, a parte la necessità di creare, al primo utilizzo, una classe di utenti. Queste slide contengono una sezione molto istruttiva dedicata all'utilizzo del programma.

Nota: l'utilizzo di italc per la fuzionalità di presentazione ha creato qualche problema. In questi casi, adoperare vncserver.

1) konqueror oppure iceweasel
2) le macchine dell'aula sono numerate ordinatamente da 101 a 120, partendo da destra davanti verso sinistra dietro
3) neppure dall'insegnante
4) da terminale o a mezzo icona personalizzata